Filtrazione olio idraulico
L’olio idraulico utilizzato nei sistemi oleodinamici presenti in cartiere, sistemi di stampaggio ad iniezione, macchinari industriali e mobili, o nei sistemi di trasferimento di fluidi da fusto o serbatoi di stoccaggio ai serbatoi di sistema, può essere soggetto a numerosi agenti contaminanti. In particolare gli agenti inquinanti possono essere, nella maggior parte dei casi, agenti solidi o liquidi. A titolo di esempio, la silice, presente nell’ambiente nella forma di sabbia o polvere, il metallo brillante originate dall’usura interna al sistema, la ruggine e le fibre generate da carta e stracci di pulizia in ambiente industriale.
L’effetto deleterio degli agenti contaminanti solidi è rappresentato essenzialmente dall’usura da abrasione, che logora i componenti e produce, in un effetto a catena, altre particelle contaminanti. Un altro agente contaminante è l’acqua, che può comparire all’interno del circuito idraulico in ambienti soggetti a forti sbalzi termici o causa di rotture di impianti di raffreddamento a liquido presenti nell’impianto.
L’inquinamento da acqua produce come effetti nocivi la riduzione delle proprietà lubrificanti, la formazione di ruggine sulle parti ferrose e la precipitazione precoce degli additivi presenti nell’olio. mIn particolare la presenza di acqua nell’olio di lubrificazione riduce drasticamente la vita dei cuscinetti.
La prima operazione da fare sull’impianto oleodinamico è l’analisi dell’olio idraulico, operazione che si svolge prelevando un campione e sottoponendolo all’analisi di un apposito macchinario.
Sostituire l’olio idraulico negli impianti oleodinamici non sempre è necessario. Spesso è sufficiente filtrarlo per ripulirlo dalle impurità, fattori che rischiano di danneggiare in maniera grave i componenti delle automazioni, come valvole e pompe, e preservare così i componenti dell’impianto.
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